Studio per migliorarmi-1^ annualità
7 gennaio 2009, per un qualsiasi studente questa data poteva essere la meno attesa, significava il ritorno dalle vacanze di Natale, quelle che sembrano non arrivare mai e quando arrivano puff già sono terminate e arriva l'ineluttabile ritorno a scuola.
Beh per quattro ragazze di Norbello, Maria Chiara, Eleonora, Gianfranca, Dalila, questa fase è già passata da un bel po', non c'è nessun ritorno a scuola, per fortuna. E allora che vorrà indicare questa data?
Mercoledì alle otto presentatevi in Comune. E' Franco che ci chiama. Sveglia presto, clima glaciale quasi, arriviamo in Comune con gli occhi ancora chiusi dal sonno. Dopo una breve anticamera veniamo accompagnati nell'aula consiliare. Poi arrivano i nostri OLP, che sarebbero Franco e Anna. Non chiedeteci cosa voglia significare l'acronimo, ancora non l'abbiamo capito. Ma poco importa, è ufficiale, inizia la nostra avventura.
Da quel 7 gennaio a oggi di strada se n'è percorsa parecchia, e come ogni ciclista che si rispetti, non ci sono state solo regolari pianure, ma anche impervie salite, cali di energie. La convinzione a volte è venuta meno, ma alla fine, affrontando il tutto con serietà e impegno, e soprattutto con la voglia di costruire qualcosa di solido, siamo riuscite ad arrivare fino a qui.
Cosa ci ha guidato? La voglia di metterci in discussione sicuramente. Di affrontare questa esperienza come una sfida, dando il massimo, nella speranza di creare qualcosa che potesse essere utile alla comunità.
E il bilancio?
Beh giudicate voi!
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L'accompagnamento allo studio è stato il primo punto su cui abbiamo focalizzato la nostra attenzione. Non da meno, esso costituiva uno dei punti cardine previsti dal progetto e sul quale i responsabili dello stesso avevano puntato molte delle loro aspettative.
Un tema piuttosto caldo ai giorni nostri, in cui bambini e ragazzi sono continuamente esposti a molteplici stimoli, determinando spesso un limite nell'interesse per la scuola. I genitori, dal canto loro, per mancanza di tempo o altro, non possono sempre garantire ai loro figli l'aiuto di cui necessitano.
Per tutte queste ragioni, la nostra proposta ha trovato un riscontro più che positivo da parte sia dei ragazzi che delle famiglie.
Abbiamo organizzato la nostra attività adeguandoci alle proposte della didattica moderna, che vuole un approccio allo studio non più individuale ma comunitario, in cui ogni bambino o ragazzo può condividere il proprio studio con quello dei compagni. In questo modo, lo studio diventa un'occasione per confrontarsi con gli altri e allo stesso tempo sia acquisire qualcosa dagli stessi compagni di studio, che mettere a disposizione le proprie conoscenze. Non dimenticando l'aspetto non meno importante della socializzazione, altro punto su cui abbiamo fissato il nostro interesse.
I ragazzi, pur trovandosi nello stesso ambiente di studio, lavorano però in gruppi ristretti, in modo da non mettere fortemente a repentaglio l'attenzione verso lo studio, svolgendo lo stesso lavoro e seguiti da una volontaria.
Guardare lo studio attraverso un altro punto di vista, come un qualcosa che si può condividere e che può essere occasione di apertura verso gli altri invece che isolamento, può essere molto stimolante e fino adesso i risultati raggiunti sembrano dare ragione a tale pensiero.
Il tempo prolungato alle scuole elementari è stata la novità dell'anno scolastico appena trascorso. Per noi ha rappresentato un decisivo banco di prova, costituendo esso una sperimentazione per le scuole elementari di Norbello e non avendo margini di paragone negli ultimi decenni.
Le volontarie si sono occupate della gestione totale del tempo prolungato, a partire dalla distribuzione del pranzo fino all'uscita.
La frequenza è stata di due giorni a settimana, dalle 13.30 alle 17.00. Uno dei giorni a disposizione è stato dedicato all'esecuzione dei compiti per casa, con l'aiuto di una volontaria per classe; I e II elementare costituivano classe unica. Per quanto riguarda il secondo giorno, invece, sono state organizzate varie attività ludico-ricreative o di interesse culturale, come lezioni di archeologia, di musica o letture recitate in classe.
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Il corso è stato curato dalla volontaria Eleonora Manca. Aperto alle ultime tre classi delle scuole elementari, è stato fortemente frequentato durante i mesi estivi. Sono stati svolti gli esercizi preparatori alla pallavolo e in seguito si sono svolti gli esercizi sui fondamentali. Infine i bambini hanno potuto verificare quanto appreso nel corso attraverso lo svolgimento di numerose partite.
Il corso di inglese, curato dalla volontaria Gianfranca Meloni, è partito durante il periodo estivo, in modo da non gravare sugli impegni scolastici dei ragazzi. Organizzato in due gruppi corrispondenti a due diverse difficoltà, elementari e medie, il corso ha avuto un buon seguito, in particolare per ciò che riguarda la classe relativa ai più piccoli. Dal punto di vista didattico, il corso ha seguito un percorso tematico specifico, in modo da porre i ragazzi di fronte a realtà per loro riconoscibili e spendibili nel quotidiano. A questo si è affiancato quello più tradizionale relativo all'apprendimento e al rafforzamento delle strutture grammaticali della lingua.
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